In volo dall'Italia per la capitale etiope Addis Abeba.

Nel nostro primo giorno di viaggio atterreremo all’aeroporto internazionale di Addis Abeba-Bole, una delle più importanti strutture aeroportuali di tutta l’Africa. Di sera, potremo rilassarci in hotel, oppure fare un giro per la capitale etiope.

Svegliatici ad Addis Abeba, prenderemo un volo interno per Semera, città circondata da un paesaggio marziano. Nelle vicinanze, infatti, sorge la catena vulcanica dell’Erta Ale. Queste cime fumanti si ergono sulla depressione di Dancalia, territorio lunare dove potremo avvistare una piscina salata naturale e, in cima all’Erta Ale, un lago di lava che ci farà credere di trovarci sul Monte Fato del Signore degli Anelli.

Lasciatici alle spalle l’Erta Ale, scollineremo verso una particolarissima sorgente idrotermale sulfurea, nota con il nome di Dallol. Dallol è un’area dalla colorazione vivacissima, che varia dall’arancione al giallo acceso, per passare dal blu al verde, dovuta agli acidi e alle scorie vulcaniche. Per questo motivo, è anche uno dei luoghi più caldi del pianeta Terra. Sorprendentemente, più avanti si estendono delle piane candide: si tratta di sconfinati deserti salati, che ancora oggi vengono attraversati da dromedari che trasportano blocchi di sale.

Dopo aver attraversato le piane di sale della Dancalia, percorreremo la strada a ritroso verso la depressione di Dallol e verso Semera, per poi fare ritorno, in serata, ad Addis Abeba.

Dopo una rilassante notte in hotel, prenderemo un altro volo interno per raggiungere Jinka, città meridionale caratterizzata da un mercato tradizionale che sorge a 1500 metri di altitudine, alle porte del fiume Omo. L’Omo è il più grande fiume etiope sito al di fuori del bacino del Nilo, ed è noto non solo per i suoi lussureggianti argini, ma anche per la massiccia presenza di fossili di ominidi nei suoi fondali. In giornata, incontreremo diverse tribù locali rinomate per dipingere i loro corpi, e avremo modo di attraversare le acque dell’Omo in canoa, fino al confine con il Kenya.

Inizieremo la nostra giornata nella città di Turmi, da dove proseguiremo la nostra esplorazione dell’area dell’Omo. Accanto alle sponde del fiume, infatti, abitano decine e decine di tribù, di cui potremmo apprezzare le peculiari abitazioni, le pratiche religiose e, nel caso degli Hamar, se saremo fortunati, la tradizionale e spettacolare cerimonia del salto del toro.

Nel nostro settimo giorno di viaggio lasceremo le rive del fiume Omo per addentrarci nell’altopiano dei Konso, un popolo più unico che raro. I Konso vivono in un villaggio fortificato, sui cui terrazzamenti si innalzano delle intricate case di pietra nera, attorniate da una fitta vegetazione e da particolarissime sculture in legno, le waka, che torreggiano sulle tombe dei defunti, e talvolta anche dei loro cari

Superato l’altopiano dei Konso, ci immergeremo in una sconfinata landa verdeggiante, quella che dilaga al di là della città di Arba Minch. Da qui, navigheremo in barca sul Lago Ciamò, che pullula di giganteschi coccodrilli del Nilo e ippopotami. A riva, invece, incontreremo gli uomini e le donne della tribù dei Dorze, che vive in delle insolite case a forma di alveare.

Di ritorno da Arba Minch, in base agli orari dei nostri voli di ritorno, potremo avere modo di visitare finalmente Addis Abeba, la capitale etiope, tra musei, piazze e mercati le cui architetture affondano le loro radici nella breve epoca del colonialismo italiano. A cena, infine, assaporeremo i gustosi piatti della cucina tradizionale etiope.

Per concludere il nostro viaggio, riprenderemo l’aereo da Addis Abeba, e atterreremo in Italia.