Più di duemila anni fa, Alessandro Magno solcò il Mediterraneo, e lì raggiunse una fascia costiera che eresse a sua immagine e somiglianza: Alessandria d’Egitto, sede di quella che una volta era la biblioteca più grande del mondo. Da lì, si narra che Alessandro procedette verso sud, e noi seguiremo i suoi passi.
Al confine occidentale dell’Egitto compare l’oasi di Siwa, un tempo sede di un oracolo del dio Amon-Ra. Questa è un’area di paludi e laghi salati, ed è peculiare che, al di là della vegetazione, si estenda il Grande Mare di Sabbia, la porzione di Sahara che unisce Egitto e Libia. Il deserto egiziano, però, lo impareremo, è anche nero e bianco, basalto e gesso.
Se Il Cairo è il centro gravitazionale dell’Egitto, Alessandria è il suo bilanciere, la porta per una realtà parallela che impareremo a conoscere, ammirando l’alba a tinte rosa e arancioni del deserto del Sahara.