L’Islanda è una terra che si racconta da sola: un’isola giovane e antichissima insieme, dove il fuoco e il ghiaccio convivono come dèi in eterno dialogo. In questo viaggio andremo a incontrare le sue saghe, non come testi scritti ma come paesaggi viventi: luoghi che ancora oggi parlano attraverso il vento, le rocce e i nomi antichi.
Da Reykjavik, la “baia fumosa”, punto di partenza della memoria, raggiungeremo Thingvellir, dove nel 930 nacque l’Althingi, il primo parlamento vichingo, luogo di leggi e di racconti. Proseguiremo verso Snaefellsnes, la penisola delle porte, dove la terra sembra aprirsi verso altri mondi e le leggende si confondono con il mare. Da lì entreremo nei fiordi occidentali, regno di montagne e silenzi, dove si svolgono le saghe di eroi solitari come Gísli Súrsson e dove ancora oggi si percepisce il respiro di un mondo antico.
Ogni tappa è un ponte tra storia e mito: la longhouse di Erik il Rosso, la spiaggia rossa di Raudasandur, la cascata di Dynjandi, le scogliere di Látrabjarg, fino a Hólmavík, dove la magia del seiðr racconta la parte più misteriosa della cultura nordica. È un viaggio che unisce natura, storia e poesia, un cammino che invita il viandante a cercare il proprio equilibrio tra la forza della terra e quella dell’anima, proprio come i protagonisti delle saghe.